Bilancio di 2 anni di nomadismo digitale: domande e risposte

Un biglietto di sola andata per il Messico, uno zaino come bagaglio a mano, poche certezze, diversi sogni nella testa e tanta voglia di esplorare il mondo alla mia maniera… più o meno 2 anni fa, il mio viaggio da nomade digitale cominciava così.

Il nomadismo digitale, uno stile di vita che mi ha permesso di vivere in qualsiasi parte del mondo, prendere un aereo quando ne sentivo il bisogno, andare dall’altra parte del globo solamente perché avevo voglia di cibo messicano, o di perdermi per le strade della caotica Bangkok.

Una vita non convenzionale forse, ma l’unica possibile per me che la sto vivendo in prima persona.

Nomadismo Digitale

Pian piano ho costruito il mio personale sogno di diventare cittadino del mondo, ho esplorato alla mia maniera paesi e città creando il mio business online che mi ha dato la opportunità di vivere come una persona del posto in Messico, Thailandia e Colombia, per citare solo le tre nazioni in cui mi sono fermato più tempo in questi ultimi 2 anni.

Sono moltissime le mail e i messaggi che ricevo sulla mia pagina Facebook con le domande più disparate che riguardano la mia professione, il mio stile di vita, come faccio ad organizzarmi per poter continuare il mio lavoro in giro per il mondo e cosa porto con me nello zaino per riuscire a viaggiare leggero, e tantissime altre.

Così ho pensato di scrivere questo articolo per fare chiarezza una volta per tutte e per fare un bilancio fino a questo momento. Ecco quindi le risposte alle domande più comuni che ho ricevuto in questi ultimi anni e alcuni consigli che magari possono aiutarti a intraprendere questo affascinante stile di vita.

In cosa consiste il tuo lavoro?

Il mio lavoro al momento si divide in tre parti:

1. Scrittura articoli e gestione di siti web di viaggio:

Nel corso degli ultimi 3 anni ho creato diversi siti web sul tema dei viaggi, cominciando a lavorarci nel tempo libero quando ancora avevo un lavoro da dipendente, per fare dei test e valutare quali erano le idee migliori per poter guadagnare online e lavorare da qualsiasi parte del mondo.

Sul web per cominciare un qualsiasi progetto ci vogliono poche decine di euro per acquistare un dominio e uno spazio di hosting così, grazie alle nozioni di SEO e Affiliate Marketing acquisite durante la mia esperienza lavorativa a Londra ho cominciato a sperimentare creando piccoli progetti web.

Solo alcuni hanno resistito nel tempo e ora sono 4 i siti web che gestisco, dove grazie appunto a SEO, marketing di affiliazione e AdSense riesco a monetizzare questi portali e sono riuscito a trasformare la mia passione per scrittura e viaggi in un lavoro libero da vincoli.

Leggi anche il mio articolo su come guadagnare con un blog di viaggi.

2. Scrittura e pubblicazione di manuali e libri:

Ho scritto tre libri disponibili in versione eBook e cartacea, che mi garantiscono una entrata passiva ogni mese; un lavoro di questo tipo infatti richiede diverse ore per scrivere e pubblicare un ebook su Amazon o un libro cartaceo, ma una volta online non devo fare più nulla oltre a promuovere le mie opere in diversi modi (attraverso video, social media etc. etc.).

3. Traduzioni:

Svolgo servizi di traduzione di curriculum vitae in spagnolo e di cover letter e CV in inglese.

Durante i primi mesi di questo lungo viaggio ho lavorato in remoto anche come copywriter e social media manager per diversi brand e aziende, scrivendo articoli di viaggio e gestendo social network.

Da circa un anno però ho eliminato qualsiasi tipo di collaborazione esterna per dedicarmi solamente ai miei progetti personali, questo perchè ho avuto esperienze abbastanza negative (pagamenti in ritardo, compensi molto bassi etc.) per cui ho deciso che non valeva più la pena svolgere un lavoro che potevo benissimo fare per conto mio, con soddisfazioni personali maggiori 🙂

Come gestisci tasse, estratti conto della banca e tutto ciò che richiede un indirizzo fisico?

Prima di partire per questo viaggio e dichiararmi ufficialmente “senza fissa dimora”, ho vissuto e lavorato a Londra per due anni e ho tenuto come base un ufficio nel Regno Unito; in cambio di un affitto mensile (circa £15) questa compagnia offre un servizio molto valido di virtual office e mail forwarding.

Ogni volta che ricevono una lettera a mio nome, scannerizzano il documento e me lo inviano per email, così che posso a mia volta ricevere tutte le comunicazioni importanti e utilizzare il loro indirizzo come sede dei miei affari per banche, tasse e tutte quelle istituzioni che ancora richiedono un indirizzo fisico.

Come fai a viaggiare low cost?

Sono diventato abbastanza maniacale nell’organizzazione dei miei viaggi. Per prima cosa sono flessibile, non ho problemi a viaggiare durante la settimana e questo mi aiuta molto a risparmiare in voli e biglietti aerei.

Inoltre cerco sempre i collegamenti più economici e non prenoto quasi mai un volo diretto da una località all’altra ma faccio scali per poter risparmiare notevolmente e visitare una nuova città. Ad esempio qualche anno fa per la tratta Italia-Messico ho diviso il viaggio in due parti; da Milano a Madrid con Ryanair ho speso circa 20€ e per la tratta da Madrid a Cancun 160€.

Grazie ai coupon Airbnb sono riuscito inoltre ad abbassare notevolmente le spese di alloggio in giro per il mondo, riducendo uno dei costi che incide maggiormente su ogni viaggio. Ho scritto una guida su come viaggiare gratis con Airbnb che può esserti utile per ridurre a tua volta i costi della prenotazione di un appartamento per il tuo viaggio.

Dove dormi?

Si, ho ricevuto anche questa domanda e no, non dormo sotto un ponte 🙂 Prima di arrivare in qualsiasi città prenoto un ostello, hotel o appartamento a seconda del tempo che penso di fermarmi in una destinazione; per pochi giorni solitamente scelgo l’ostello o l’hotel mentre per soggiorni più lunghi prenoto sempre appartamenti che mi danno la possibilità di dedicarmi con maggior tranquillità al mio lavoro online.

Playa del Carmen ho trovato una sistemazione semplicemente camminando per le strade e contattando i proprietari di case che espongono un cartello con numero di telefono fuori dalle abitazioni, pratica molto diffusa soprattutto in Centro/Sud America.

Da dove svolgi il tuo lavoro?

Da qualsiasi luogo in cui ci sia una buona connessione a internet, principalmente da casa/hotel e in cafe tipo Starbucks. Preferisco luoghi non convenzionali e quasi mai mi reco in coworking space perché mi ricordano troppo l’atmosfera d’ufficio da cui sono scappato più volte nel corso della mia vita 🙂 e in generale perché sono una persona che lavora meglio in solitaria.

Non pensi mai di tornare in Italia?

Si, ma in vacanza.

Durante gli ultimi 7 anni ho vissuto 5 mesi alle Canarie, 2 anni a Londra, 4 mesi in Thailandia, quasi 8 mesi in Messico e negli ultimi 9 mesi in Colombia; sono tornato a casa dei miei genitori diverse volte ma non sono mai riuscito a fermarmi.

Semplicemente non mi vedo nel mio futuro in Italia e anzi ho altri progetti per continuare la mia esperienza non solo di viaggiatore ma soprattutto di expat e nomade digitale.

L’Italia mi manca, mi mancano amici e genitori, ma ho vissuto in nazioni dove la qualità della vita è decisamente migliore rispetto al nostro paese ed è praticamente impossibile tornare indietro dato che posso vivere dove il costo della vita e gli affitti sono di gran lunga inferiori e il clima migliore (aspetti per me fondamentali).

Quali sono le tue città preferite?

Tra quelle che ho visitato, in ordine sparso: Budapest, Madrid, Playa del Carmen, Bangkok.

Come fai a viaggiare con solo bagaglio a mano?

Prima di partire per questo viaggio da nomade digitale ho venduto tutto il superfluo e ho comprato questo zaino da cabina, perfetto per viaggiare con solo bagaglio a mano rispettando le regole delle compagnie aeree.

Ho visitato principalmente paesi caldi, dove non ho avuto bisogno di maglioni e giacche pesanti e questo è stato di grande aiuto, ma in generale seguo il minimalismo come stile di vita e porto con me in totale 5 paia di pantaloni tra lunghi e corti, una decina di magliette, due maglie più pesanti e una giacca, oltre alla biancheria intima; dai un’occhiata anche alla mia packing list completa.

Non pensi mai di fermarti in un solo luogo?

Si, negli ultimi mesi ho vissuto a Bogotá in Colombia e prima di arrivare qui, a Playa del Carmen in Messico per un bel po’ di tempo.

Sarà che sto diventando vecchio, ma preferisco fermarmi più a lungo in una sola città per esplorare meglio una nazione e per poter dedicare più tempo ai miei progetti personali. Il mio obiettivo per i prossimi mesi è quello di scegliere una nazione come base da cui poter spostarmi con facilità ogni volta che ne sento la necessità. Al momento Messico e Spagna sono in cima alla lista.

Bilancio di 2 anni di nomadismo digitale

Volevo licenziarmi da un posto di lavoro fisso per poter vivere viaggiando per il mondo e costruire il mio business, non è stato facile ma ci sono riuscito.

Ora voglio proseguire questo strano percorso, facendo crescere il mio business online e allo stesso tempo avere la libertà di viaggiare e cambiare città o nazione quando ne sento il bisogno; sono diventato imprenditore di me stesso e, anche se può sembrare strano, ho messo in secondo piano l’aspetto del viaggio per dedicarmi full time alla mia professione, il lavoro che mi sono inventato dagli Starbucks e Costa Coffee di tutto il mondo e che mi da la possibilità di continuare a vivere il mio personale sogno e progetto di libertà intesa come unico luogo dove vivere.

C’è chi le chiama follie e poi ci sono io, che la chiamo scelta di vita.

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