Se mi conosci e mi segui da tempo, saprai che amo viaggiare e infatti negli ultimi mesi non sono mai riuscito a star fermo per più di 30 giorni nello stesso posto. Saprai anche che ho deciso di rinunciare alla sicurezza di un posto di lavoro fisso, per inseguire il mio personale sogno di essere libero e decidere indipendentemente quello che voglio fare nella vita, rinunciando a schemi e sicurezze economiche.
Il mio rapporto di odio e amore con Playa del Carmen
Come ormai mi succede spesso per ogni città che visito, anche in questa occasione ero triste di dover lasciare Playa del Carmen. Ma a differenza di altri viaggi, non è stato amore a prima vista con questa città della Riviera Maya messicana.
Riflessioni di 5 anni in viaggio
Ho ripensato molto in questi mesi alle scelte che ho fatto negli ultimi anni, precisamente da quando avevo un posto di lavoro fisso a tempo indeterminato e ben pagato, e un giorno decisi che era arrivato il momento di stravolgere la mia vita e le mie abitudini. Una mattina di Febbraio 2009 entrai nell’ufficio del mio capo, lettera di dimissioni in mano. “Vado a vivere in Spagna e cercare fortuna all’estero.” Avevo un sogno ed ero riuscito a trovare il coraggio di mettere in moto quel desiderio di cambiare un percorso che sembrava già scritto.
Perchè voglio diventare un Nomade Digitale
Nomadi Digitali, quelli che girano il mondo lavorando ovunque grazie a Internet. Questo è il messaggio sull’homepage del sito dei Nomadi Digitali, il portale italiano più autorevole in materia.
Come sopravvivere a Oktoberfest e Cannstatter Volksfest
“Quanti giorni state qua all’Oktoberfest?” Chiese la ragazza tedesca seduta al tavolo di fronte a me, con addosso il suo dirndl bavarese.
“Stiamo qua a Monaco solamente oggi, poi domani andiamo a Stoccarda per la Cannstatter Volksfest.” Ho risposto, appoggiando sul tavolo il mio boccale da un litro di birra. Come ho pronunciato queste parole ho visto l’espressione della ragazza e dei suoi amici cambiare sul loro volto. “Siete pazzi, lo sapete?” Ridendo. Non aveva tutti i torti, in effetti. Partecipare alle due più famose feste della birra tedesche in due giorni è stata una follia. O una zingarata, come l’ho definita con i miei compagni di viaggio.