Mi trovo a Londra in questo momento, e sono arrivato ormai da un mese. Non conosco bene la lingua, conosco poca gente, i miei familiari e miei amici più cari sono lontani e a volte (spesso) è dura spiegare concetti semplici. Fai fatica a capire quello che la gente vuole dirti, oppure pensi “Chissà come si dirà questo o quello” e non sempre trovi le parole giuste per dire la tua.
Ogni giorno impari una cosa nuova, una parola, un’espressione e impari ad esempio che qui la gente sta in fila per ogni cosa, dalla metro al caffè al bar e la coda viene sempre rispettata. E quando non la rispetti, o non rispetti le regole ti becchi pure una bella strigliata generale.
Ad esempio, ero in coda al supermercato per pagare un pacchetto di chewing-gum, e la simpatica signora che avevo davanti, mi ha gentilmente ricordato di non superare la linea per non invadere la sua privacy. Probabilmente pensava che avrei venduto la sua lista della spesa a qualche tabloid, ricavandone diverse centinaia di sterline.
La mia nuova sfida; Vivere a Londra
Ogni giorno è una nuova sfida ed è come tornare indietro col tempo. Mi sento un ragazzino impacciato di 12 anni, ma con la barba e con pochi capelli. E la cosa strana è che tutto questo mi piace; confrontarsi con altre culture, studiare la lingua, mangiare insieme a persone provenienti da tutto il mondo le loro specialità come il riso alla portoghese, una ensalada murciana o le tortillas españolas o andare al ristorante thai e scoprire che anche all’estero non mangiano poi così male.
In tutto questo ho deciso di rimettermi in gioco, lasciare tutto quello che avevo di sicuro e provare a costruire qualcosa di nuovo lontano dall’Italia.
Nuove abitudini, nuove amicizie e un nuovo lavoro. Ricominciare da zero è come finire un libro che hai letto tutto d’un fiato, e cominciarne uno nuovo. Leggi la trama e provi ad immaginare come sarà la storia. Hai pochi elementi per pensare a come sarà il tuo futuro, il tuo libro… ed è forse questa la parte più eccitante.
Non so bene quali siano i motivi che mi hanno spinto a fare nuovamente questa scelta. O forse si. Quello che è chiaro nella mia testa è il mio obiettivo finale: vivere a Londra.
Non importa dove, quello che mi interessa più di ogni altra cosa è riuscirci, in qualche modo. E per riuscirci, oltre alla lingua mi serve un lavoro. La parte più difficile, forse.